Assegno Unico Universale – Misura Ponte 2021
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 giugno 2021 ha approvato la misura ponte per l’assegno unico universale, valida da luglio a dicembre 2021.
In questo periodo di tempo l’assegno spetta a chi non gode già di assegni familiari, e ha un ISEE familiare fino a 50 mila euro, ed è legato al numero dei figli. Dal 2022 poi l’assegno unico si estenderà e diventerà permanente e universale.
L’assegno unico familiare consiste in un assegno mensile a tutte le famiglie che hanno uno o più figli fino a 21 anni a carico.
È composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia.
In questa fase transitoria il beneficio verrà attribuito a tutte quelle famiglie che finora erano escluse dagli assegni familiari: lavoratori autonomi, soggetti inattivi o incapienti, percettori di Reddito di cittadinanza, ma anche dipendenti che finora sono rimasti fuori dagli assegni per ragioni di reddito familiare.
Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza.
Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa, secondo le istruzioni operative che saranno fornite dall’INPS entro il 30 giugno 2021. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.
L’assegno prevede un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio, in base all’ISEE. L’importo massimo mensile è 167,5 euro per il primo ed il secondo figlio, cifra che cresce del 30% dal terzo figlio in poi. Sono previsti poi 50 euro in più per ciascun figlio disabile.
Possibili beneficiari della Misura Ponte
E’ plausibile che, per l’attribuzione dell’assegno unico a lavoratori autonomi e a disoccupati da luglio 2021, si applicheranno le stesse condizioni richieste dalla legge delega per il riconoscimento del beneficio ossia essere:
- Cittadini italiani o cittadini comunitari, o familiari con diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca, di durata almeno annuale;
- Soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Residenti e domiciliati in Italia ovvero essere stato (o essere) residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata almeno biennale.
Misure per i lavoratori dipendenti
Gli importi mensili dell’assegno per il nucleo familiare già in vigore sono maggiorati per il periodo dal 01/07/2021 e fino al 31/12/2021 di:
- 37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli;
- 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.
Dal 2022 con la riforma fiscale l’assegno familiare diventa strutturale e universale.
Lo riceveranno tutti i mesi le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico.
Nel caso di figli che hanno raggiunto la maggiore età, inoltre, l’assegno unico universale è concesso solo se il figlio maggiorenne rispetta una delle seguenti condizioni:
- Frequenta un percorso di formazione scolastica o professionale;
- Frequenta un corso di laurea;
- Svolge un tirocinio o attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale che sarà indicato nei decreti attuativi;
- E’ registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro;
- Svolge il servizio civile universale.
In particolare ne beneficeranno le famiglie:
- Con i lavoratori dipendenti;
- Con i lavoratori autonomi;
- Le famiglie con disoccupati e incapienti.
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